Se una città fosse abbandonata dai suoi abitanti, dopo qualche decina di anni diventerebbe quasi irriconoscibile, completamente ricolonizzata dalla vegetazione; l’asfalto sollevato dalle radici degli alberi, i tetti abitati da erbe e arbusti, i marciapiedi verdi di nuova vita. Prendendo lo spunto da questa visione, nasce Verde clandestino: la flora spontanea colonizza “clandestinamente”, senza chiedere permessi o seguire norme e regole, gli spazi urbani, specie quelli abbandonati dall’uomo. Uno stimolo per il lettore a trasformarsi da passante in osservatore, ma anche una riflessione sulle relazioni fra natura e uomo, sulla sua effimera essenza fra le tante specie viventi che hanno abitato la terra e sulla transitorietà delle sue opere. Le parole del libro e le fotografie suggestive e intriganti che le accompagnano, mettono in luce la vitalità sorprendente del mondo vegetale che silenziosamente e vittoriosamente si appropria di ogni spazio dimenticato delle nostre città, in una continua correlazione con le attività umane. Un libro che ci regala una rassicurante certezza sulle inimmaginabili risorse di sopravvivenza che la natura ha in sé.
Vi aspettiamo da Tra Me per una serata di cultura e non solo. Ci saranno infatti assaggi e degustazioni a tema.