TRA ME DA LEGGERE 20 marzo 2014 MILENA AGUS
Brevi note biografiche
– Nata nel 1955
– Insegnante
– 1° romanzo: “Mentre dorme il pescecane” (2005)
– 2° romanzo: “Mal di pietre” (2006)
- Successo nazionale (finalista Premio Strega, Premio Campiello)
- Successo internazionale (il libro è tradotto in 5 lingue; in Francia diventa un’autrice best seller)
NUOVA LETTERATURA SARDA
– Insieme dell’attività letteraria della Sardegna nei decenni tra la fine degli Anni Ottanta ed oggi
– Detta anche “Nouvelle Vague letteraria sarda”
– Fiorire di opere (letterarie, ma anche cinematografiche e teatrali) che condividono generi, temi, stili e hanno come localizzazione la Sardegna
– A volte opere scritte/sceneggiate in lingue minoritarie dell’isola (sardo, corso-gallurese, catalano-algherese)
– Critica negativa: “autoesoterismo”, cioè uso di stereotipi etnici e storici sui sardi e sulla Sardegna per (a quanto parrebbe) venire incontro a vere o presunte aspettative dei lettori
– Critica positiva: alcuni elementi di collegamento con il “realismo magico” sudamericano
– Principali esponenti: Marcello Fois, Michela Murgia, Milena Agus, Bianca Pitzorno, Bruno Tognolini, Alberto Melis
I libri di Milena Agus letti dai membri del gruppo sono stati:
– “Mentre dorme il pescecane”
– “Sottosopra”
– “Mal di pietre”
– “La contessa di ricotta”
Durante la nostra conversazione sono emerse queste riflessioni:
– Un dramma è sempre presente nelle sue opere, o più di uno, e stanno alla base delle storie
– Cagliari è descritta in varie zone
- Cagliari del porto in “Sottosopra”
- Cagliari della nobiltà (decaduta) in “La contessa di ricotta”
– Ci sono sempre delle diversità da accettare
– Ci sono sempre delle situazioni familiari contorte
– Ci sono sempre delle case, che determinano necessariamente la convivenza di più persone
– Capitoli brevi
– Romanzi corali, con più protagonisti principali
– Protagoniste femminili
– Descrizioni dei luoghi e dei paesaggi molto belle
– Confronto gioventù/vecchiaia
– Amore
– Molti tentativi di trovare Dio (“Mentre dorme il pescecane”)
– “Sottosopra” → finale poetico → rifugio nella scrittura e nell’immaginazione → mondo parallelo
– Senso di “lentezza” nello stile, come se non succedesse mai nulla → in realtà gli eventi evolvono ed è come se le storie si completassero da sole
– Ci sono venuti in mente:
- “Pane e tulipani” (film di Silvio Soldini – 1999)
- “L’eredità dei corpi” di Marco Porru (Editore Nutrimenti – p. 303)
- “L’accabadora” di Michela Murgia (Einaudi – p. 164)