Perché mio figlio non riesce a leggere? Perché scrive così male? Perché ha difficoltà nel calcolo e non riesce a imparare le tabelline?
Queste e altre domande affollano la mente dei genitori quando si trovano ad affrontare le difficoltà dei propri figli. Ci si può sentire confusi e disorientati quando ci si accorge che il proprio figlio non apprende come gli altri e viene definito come un bambino svogliato, che non si impegna abbastanza…e se si trattasse di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento?
Quando ci si trova di fronte a un sospetto di questo tipo, è utile intraprendere un percorso di valutazione.
Come muoversi?
Inizialmente viene effettuato un colloquio con diversi specialisti per indagare con la famiglia quali sono i problemi osservati e ricostruire il percorso evolutivo del bambino, per poi procedere con la
valutazione. Attraverso una serie di test vengono valutati l’intelligenza, il funzionamento cognitivo, la lettura, la comprensione del testo, la scrittura e il calcolo. Al termine dell’iter di valutazione viene effettuato un colloquio di restituzione per spiegare alla famiglia i risultati dei test.
Non sempre dopo la valutazione si giunge a una diagnosi vera e propria, ma è comunque importante comprendere quello che può dirci. Ogni bambino ha il diritto di imparare e di farlo nel modo più adatto a lui. La valutazione permette di individuare le aree di debolezza e i punti di forza, definendo il suo funzionamento; questo consente di costruire, grazie ad un lavoro multidisciplinare, un percorso individualizzato per potenziare le aree critiche e sostenere il percorso di apprendimento.

Giulia Spadea
Psicologa

 

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