Ciò che distingue l’uomo da qualsiasi altro animale è la sua capacità di progettare.
Progettare abitazioni sempre più confortevoli, strade per unire posti lontani, macchine per compiere qualunque tipo
di servizio… ma anche progettare la propria esistenza, progettare se stessi: letteralmente “pro-gettarsi”, gettare la propria esistenza in avanti. Vien da sé che tutto ciò che limita o impedisce la nostra capacità progettuale genera
in noi profonda sofferenza. Ansia, quando vediamo le possibilità ma sentiamo di non poterle raggiungere.
Depressione, quando queste possibilità non le vediamo neanche più.
L’età più avanzata, quella che oggi si chiama “quarta età”, segna il passaggio della persona ad un momento della vita in cui questa progettualità inevitabilmente si contrae, limitandosi al futuro più prossimo.
Fisiologicamente, sentiamo di avere davanti sempre meno tempo, eppure rimane in noi quel bisogno di progettarci per stare bene, per sentirci vivi, che si concretizza nell’importanza di appuntamenti fissi da attendere con entusiasmo, di settimana in settimana. E così, se la pandemia, tra isolamento e mascherine, ha consegnato un po’ tutti noi all’incertezza verso il futuro rendendoci oltremodo difficile l’attività del progettarci, questo è tanto più vero per le persone anziane. Infatti, per i più giovani è possibile sentire di avere davanti il tempo necessario per riprogettarsi dopo un periodo di lockdown, ma i più anziani hanno visto sgretolarsi e venir meno proprio quell’unica
loro possibile progettualità a breve termine.
Ecco che allora il Progetto D.A.R. vuole darsi come obiettivo per i prossimi mesi quello di ristabilire almeno in parte questa progettualità per gli anziani di Carignano, pensando ad iniziative e attività da proporre alla popolazione, appuntamenti fissi di ritrovo aperti a tutti, che possano costituire i mattoni di un ritrovato benessere psicologico e sociale.
E se anche tu hai qualche idea da proporci… contattaci!
Dottoressa Egle Bellomo
Psicologa – Progetto D.A.R