Dopo la crisi sanitaria, il Territorio Carignanese è pronto a riaprire le porte delle sue Opere d’Arte in sicurezza. Progetto Cultura e Turismo ha predisposto un Protocollo per poter accedere ai più importanti monumenti, ancora più restrittivo del Documento “Nuovo coronavirus SARS-CoV-2 – Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive”, prodotto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome e pubblicato il 22 maggio 2020, relativamente alla voce “Musei, Archivi e Biblioteche” e applicabile da “enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di musei, archivi e biblioteche e altri luoghi della cultura”. Le prime riaperture saranno concordate con gli Enti Proprietari a partire da metà giugno 2020 e riguarderanno:
a Carignano, la Chiesa parrocchiale Santi Giovanni Battista e Remigio vescovo (Duomo); la cappella-santuario della Visitazione in località Valinotto; la Chiesa Spirito Santo già della Confraternita dei Battuti Bianchi; la Chiesa Nostra Signora delle Grazie; il Museo Civico “Giacomo Rodolfo” a Piobesi Torinese, la pieve San Giovanni ai Campi e la Chiesa Spirito Santo già dei Disciplinati Bianchi a Pancalieri, la Chiesa San Bernardino, già dei Battuti Bianchi; la cappella Santa Maria al Cimitero; la cappella dell’Eremita.
Il Protocollo che l’Organizzazione di Volontariato ha compilato propone i seguenti punti, che dovranno essere accettati dai visitatori per consentire l’accesso ai monumenti:
■ predisporre una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare;
■ definire uno specifico piano di accesso per i visitatori: giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori (non oltre 10), sistema di prenotazione (telefonica o on line) che dovrà essere esposto e comunque comunicato ampiamente (es. canali sociali, sito web, comunicati stampa);
■ rilevazione della temperatura corporea, con termometro a infrarossi impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C;
■ i visitatori devono sempre indossare la mascherina durante tutta la visita, sia all’esterno che all’interno dell’edificio monumentale; le singole persone devono distanziarsi di almeno un metro
■ il volontario accompagnatore deve indossare la mascherina a protezione delle vie aeree sempre quando in presenza di visitatori e comunque quando non è possibile garantire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro;
■ l’area di contatto tra personale e utenza all’ingresso, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
■ in tutti i locali l’associazione mette a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani.
■ redigere un programma degli accessi pianificato (es. con prenotazione online o telefonica) che preveda il numero massimo di visitatori presenti e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazione. Redigere un elenco dettagliato delle presenze (con indicazione di nominativi indirizzi domicilio e cellulare) da consegnare alle Autorità Sanitarie in caso di necessità
■ quando opportuno e possibile, predisporre percorsi ed evidenziare le aree, anche con segnaletica sul pavimento, per favorire il distanziamento interpersonale e che prevedano una separazione tra ingresso e uscito.
■ impedire al visitatore di sedere sulle panche delle chiese; è cura dell’Odv assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.). Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici.
■ favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni, mantenendo aperte le porte delle chiese e degli edifici durante la visita;
■ l’utilizzo di ascensori, dove possibile, va limitato e riservato a persone con disabilità motoria.
■ Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole di distanziamento sociale e si suggerisce di organizzare le stesse attraverso turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti.