Nel mondo la vita va avanti, nonostante l’emergenza Covid-19 abbia ormai raggiunto tutti i continenti:
Arabia Saudita-Yemen
Nella notte tra il 28 e il 29 marzo l’Arabia Saudita ha intercettato e distrutto due missili diretti verso la capitale Riyadh e la città di Jazan, nel sud del paese. L’attacco è stato rivendicato dai ribelli huthi che controllano una parte del territorio dello Yemen, compresa la capitale Sanaa. Due giorni prima i ribelli huthi e il governo yemenita sostenuto dalla coalizione a guida saudita si erano detti favorevoli a un cessate il fuoco proposto dalle Nazioni Unite per proteggere i civili dall’epidemia di Covid-19.
Siria
Il 29 marzo è scoppiata una rivolta in una prigione controllata dalle forze curde ad Al Hasaka, nel nordest del paese, in cui sono detenuti circa cinquemila combattenti del gruppo Stato islamico. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, almeno quattro detenuti sono evasi, ma potrebbero essere molti di più. Le autorità curde chiedono da tempo il rimpatrio dei combattenti stranieri nei paesi d’origine.
Mali
Il 29 marzo si sono svolte le elezioni legislative, nonostante l’emergenza coronavirus e il conflitto in corso nel paese. L’affluenza alle urne sarebbe stata molto bassa. Pochi giorni prima del voto un gruppo jihadista legato ad Al Qaeda aveva rapito il leader dell’opposizione Soumaila Cissè. Le elezioni, più volte rinviate, permetteranno di rinnovare i 147 seggi del parlamento. Un secondo turno è previsto il 19 aprile.
Israele
Il primo ministro uscente Benjamin Netanyahu e il suo rivale Benny Gantz sono a un passo da un accordo per un governo di unità nazionale, dopo le trattative condotte tra il 28 e il 29 marzo. L’accordo era nell’aria dal 26 marzo, quando Gantz era stato nominato presidente del parlamento con i voti del partito Likud di Netanyahu. Gli ultimi sviluppi hanno però prodotto una scissione nel partito Blu e bianco di Gantz.
Corea del Nord
Il 29 marzo il regime ha collaudato con successo un lanciatore multiplo di razzi di grosso calibro. L’annuncio è stato dato dall’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna. I razzi, che secondo i vertici militari di Seoul e Tokyo potevano essere missili balistici, hanno percorso 230 chilometri a un’altitudine massima di trenta.
Guinea
Il 28 marzo l’opposizione ha denunciato gravi irregolarità nel referendum costituzionale del 22 marzo e ha chiesto un’inchiesta indipendente sulle violenze che avrebbero causato decine di morti nel paese. Il 27 marzo la commissione elettorale aveva proclamato la vittoria del sì con il 91,59 per cento dei voti, mentre il tasso di partecipazione sarebbe stato del 61 per cento. Il presidente Alpha Condé ha indetto il referendum per avere la possibilità di candidarsi a un terzo mandato alla fine del 2020.
Fonte: Internazionale