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L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, accoglie con favore l’annuncio da parte del Comitato Olimpico Internazionale (COI) dei rifugiati che parteciperanno alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.

L’iniziativa di inviare una squadra di rifugiati ai Giochi di Rio è senza precedenti e manda un forte messaggio di sostegno e di speranza per i rifugiati in tutto il mondo in un momento in cui il numero di persone costrette ad abbandonare la propria casa a causa di conflitti e persecuzioni è senza precedenti. La popolazione mondiale di rifugiati, sfollati e richiedenti asilo ha raggiunto un record di 59,5 milioni alla fine del 2014 ed è in continuo aumento da allora.
“Siamo molto ispirati dalla squadra olimpica di atleti rifugiati – avendo dovuto interrompere la loro carriera sportiva, questi atleti rifugiati di alto livello avranno finalmente la possibilità di perseguire i loro sogni”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. “La loro partecipazione alle Olimpiadi è un omaggio al coraggio e la perseveranza di tutti i rifugiati nel superare le avversità e costruire un futuro migliore per se stessi e le loro famiglie. L’UNHCR sta con loro e con tutti i rifugiati”.
La partecipazione di una squadra di rifugiati alle Olimpiadi rappresenta una pietra miliare nella collaborazione di lunga data dell’UNHCR con il COI. Questo rapporto, che dura da 20 anni, è stato determinante nel promuovere il ruolo dello sport nello sviluppo e benessere dei rifugiati, in particolare dei bambini, in tutto il mondo. Attraverso i nostri progetti congiunti, abbiamo promosso programmi giovanili e attività sportive in almeno 20 paesi, riabilitato campi sportivi in diversi campi rifugiati, e fornito kit sportivi per giovani rifugiati.
L’annuncio della squadra dei rifugiati coincide con il lancio della campagna dell’UNHCR #WithRefugees che è un elemento integrante della collaborazione UNHCR con il COI per i Giochi di Rio 2016. Aspetto chiave della Campagna #WithRefugees è una petizione per chiedere ai governi di garantire che ogni bambino rifugiato riceve un’istruzione, che ogni famiglia di rifugiati abbia un posto sicuro in cui vivere, e che ogni rifugiato possa lavorare o imparare nuove competenze per dare un contributo positivo alla propria comunità. La petizione sarà consegnata prima dell’incontro ad alto livello delle Nazioni Unite su rifugiati e migranti, in programma il 19 settembre a New York.

Nella squadra ci sono: due nuotatori siriani, due judoka provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, e sei corridori provenienti da Etiopia e Sud Sudan. Sono tutti fuggiti da violenze e persecuzioni nei loro paesi e hanno cercato rifugio in luoghi come il Belgio, la Germania, il Lussemburgo, il Kenya e il Brasile.

L’iniziativa di inviare una squadra di rifugiati ai Giochi di Rio è senza precedenti e manda un forte messaggio di sostegno e di speranza per i rifugiati in tutto il mondo in un momento in cui il numero di persone costrette ad abbandonare la propria casa a causa di conflitti e persecuzioni è senza precedenti. La popolazione mondiale di rifugiati, sfollati e richiedenti asilo ha raggiunto un record di 59,5 milioni alla fine del 2014 ed è in continuo aumento da allora.

“Siamo molto ispirati dalla squadra olimpica di atleti rifugiati – avendo dovuto interrompere la loro carriera sportiva, questi atleti rifugiati di alto livello avranno finalmente la possibilità di perseguire i loro sogni”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. “La loro partecipazione alle Olimpiadi è un omaggio al coraggio e la perseveranza di tutti i rifugiati nel superare le avversità e costruire un futuro migliore per se stessi e le loro famiglie. L’UNHCR sta con loro e con tutti i rifugiati”.

La partecipazione di una squadra di rifugiati alle Olimpiadi rappresenta una pietra miliare nella collaborazione di lunga data dell’UNHCR con il COI. Questo rapporto, che dura da 20 anni, è stato determinante nel promuovere il ruolo dello sport nello sviluppo e benessere dei rifugiati, in particolare dei bambini, in tutto il mondo. Attraverso i nostri progetti congiunti, abbiamo promosso programmi giovanili e attività sportive in almeno 20 paesi, riabilitato campi sportivi in diversi campi rifugiati, e fornito kit sportivi per giovani rifugiati.

L’annuncio della squadra dei rifugiati coincide con il lancio della campagna dell’UNHCR #WithRefugees che è un elemento integrante della collaborazione UNHCR con il COI per i Giochi di Rio 2016. Aspetto chiave della Campagna #WithRefugees è una petizione per chiedere ai governi di garantire che ogni bambino rifugiato riceve un’istruzione, che ogni famiglia di rifugiati abbia un posto sicuro in cui vivere, e che ogni rifugiato possa lavorare o imparare nuove competenze per dare un contributo positivo alla propria comunità. La petizione sarà consegnata prima dell’incontro ad alto livello delle Nazioni Unite su rifugiati e migranti, in programma il 19 settembre a New York.

(fonte: UNHCR.IT)