In aprile c’è stato il botto mediatico: il sindaco di Riace Domenico Lucano segnalato dalla rivista Fortune come uno fra i cinquanta leader più influenti del mondo, l’unico italiano presente.
Non è stato dunque un caso che in occasione della giornata mondiale dei rifugiati sia stato invitato il 22 giugno al Parlamento Europeo a Bruxelles per raccontare la sua esperienza. Un riconoscimento che giunge dopo anni di lavoro estenuante e capillare sul territorio, cercando di invertire la tendenza dello spopolamento del suo paese (emigrati al Nord e all’estero), trasformando quello che altri vedono come un problema – la presenza dei migranti -, come una opportunità. La storia di Riace è risaputa e sotto gli occhi di tutti, per i tanti servizi di inchiesta che i media hanno voluto riservargli.
È in questo paese di milleottocento abitanti, nel cuore della Locride, che sei anni fa è partita un’altra scommessa: il Riaceinfestival collegato con la Rete dei caffè Sospeso. Fondato dalla Rete dei Comuni Solidali, in collaborazione con l’amministrazione Comunale e l’associazione Città Futura.
Un festival delle migrazioni e delle culture locali, una manifestazione nata sull’onda della politica di accoglienza e reinsediamento dei rifugiati e richiedenti asilo politico un esempio positivo che è riuscito nel tempo a coinvolgere altri Comuni della zona.
Il concorso cinematografico vuole dare spazio a produzioni indipendenti legate ai temi delle migrazioni, della multiculturalità, della società plurale, del rapporto tra paesi ricchi e paesi poveri. Mediterraneo luogo privilegiato di intreccio e confronto tra culture, lingue, religioni, ordinamenti sociali e ordinamenti giuridici.
Una iniziativa concreta che, attraverso l’universale linguaggio del cinema e delle arti, promuova lo scambio e la conoscenza reciproca affinché si contrastino forme di chiusura e razzismo, richiamando l’attenzione sul percorso innovativo che le amministrazione comunale di Riace a saputo avviare, coniugando l’accoglienza dei migranti con il rilancio del proprio territorio e dando l’immagine di una Calabria inedita, diversa da quella delle cronache nere.
Due le sezioni (www.riaceinfestival.it):
1. Progetto “Granaio della memoria: memorie e storie di accoglienza”
Stiamo vivendo un momento importante di trasformazione culturale grazie alla presenza di numerose persone richiedenti asilo sui nostri territori. Nonostante la pesante campagna (richiedenti asilo presentati come invasori e beneficiari di privilegi in contrapposizione con gli italiani in difficoltà), il nostro Paese continua a vivere un vero miracolo ed essere promotore di un civile rapporto di convivenza. La tenuta sociale dei territori coinvolti dai progetti di accoglienza è stata possibile grazie agli sforzi e alla messa in atto di buone pratiche sociali di tanti cittadini, operatori, volontari e amministratori di Comuni di tutte le dimensioni che stanno traghettando verso il futuro un Paese sempre più multietnico.
Il progetto si propone di fare memoria raccogliendo documentazione di tutta questa grande spinta culturale e solidaristica e diffondere buone pratiche, fare emergere gli elementi di criticità attraverso la creazione di un archivio multimediale dedicato al tema dell’accoglienza in Italia. L’Archivio avrà il compito e una sua funzione culturale attiva cercando di diffondere i materiali, utilizzando la particolare visibilità di Riace come paese dell’accoglienza ormai noto a livello internazionale. L’archivio potrà anche essere consultato dagli studiosi, stagisti, universitari, giornalisti che ogni giorno visitano il piccolo centro. Le opere potranno inoltre essere messe a disposizione per iniziative e progetti di divulgazione e studio sul tema dell’accoglienza (previo consenso degli autori), dalla Rete dei Comuni Solidali su tutto il territorio nazionale.
Nello specifico l’archivio intende raccogliere i seguenti lavori: produzioni video realizzate da videomaker e/o reporter indipendenti per documentare il sistema dell’accoglienza dei richiedenti asilo in Italia e la loro condizione. Materiali realizzati nell’ambito degli stessi progetti di accoglienza in cui si articola il sistema nazionale, in particolare la rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), i vari progetti emergenza seguiti dalle Prefetture. I Centri di accoglienza straordinari
2. Concorso Corti
Storie di incontri, esperienze di piccola quotidianità. Parole, abbracci, liti, sguardi, amori, paesaggio, periferie, felicità, esperienze, viaggi, feste, cibo…Narrazioni e ricostruzioni su ciò che cambia nella società, nella politica e nella cultura a seguito dei fenomeni migratori e non solo. Una particolare attenzione a tutto ciò che permette la costruzione di una società multiculturale, alla condizione di vita di migranti e rifugiati politici nei paesi di transito e di destinazione e a positive esperienze di integrazione /interazione sociale.